“Più Impresa”: sostegni alle imprese agricole femminili

La misura “Donne in Campo” giunge alle battute finali e lascia il testimone alla misura “Più Impresa”, che prevede requisiti meno severi e agevolazioni più favorevoli. “Donne in Campo” metteva a disposizione esclusivamente mutui a tasso zero per interventi fino a 300.000 euro e fino al 95% del valore dell’investimento, senza offrire alcuna forma di contributo a fondo perduto.

Con “Più Impresa” invece si potranno ottenere mutui agevolati fino al 60% della spesa ammissibile e contributi a fondo perduto fino al 35% della spesa. Aumenta inoltre il limite massimo d’intervento di ISMEA, che passa da 300.000 euro a 1,5 milioni di euro.
“Donne in Campo” verrà definitivamente cessato il 30 marzo 2022, giorno in cui diventerà pienamente operativa la nuova misura “Più Impresa” che si va a descrivere.

✧ Soggetti beneficiari

Le domande di agevolazione possono essere presentate dalle micro, piccole e medie imprese costituite in qualsiasi forma, attive nella produzione agricola primaria, nella trasformazione di prodotti agricoli e nella commercializzazione di prodotti agricoli, che rispettino i seguenti requisiti:

  1. Devono essere amministrate e condotte da una donna, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola;
  2. Nel caso di società, devono essere composte per oltre la metà delle quote di partecipazioneed amministrateda donne in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale. Tali maggioranze, se non presenti al momento della presentazione della domanda, devono sussistere alla data di ammissione alle agevolazioni.

Alla data di presentazione della domanda, le imprese devono:

  1. Essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese;
  2. Esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile;
  3. Avere sede operativa nel territorio nazionale;
  4. Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  5. Non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente,  non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuali quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  6. Non rientrare tra le imprese in difficoltà.

✧ Interventi ammissibili

Le domande devono riguardare i progetti di sviluppo che perseguano almeno uno dei seguenti obiettivi:

  1. Miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola mediante una riduzione dei costi di produzione o mediante miglioramento e riconversione della produzione e delle attività agricole connesse.
  2. Miglioramento delle condizioni agronomiche ambientalidi igiene e benessere degli animali, purché non si tratti di investimenti realizzati per conformarsi alle norme già previste dall’Unione Europea.
  3. Realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.

Attenzione: i progetti non possono essere avviati prima della presentazione della domanda, e devono concludersi entro 24 mesi dalla data di ammissione alle agevolazioni.

Sono ammesse ad agevolazione le spese relative a:

  1. Studi di fattibilità, comprensivi dell’analisi di mercato, nella misura massima del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare;
  2. Spese relative ad opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
  3. Spese relative a opere edilizie per la costruzione o il miglioramento dei beni immobili alle opere edilizie e agli oneri per il rilascio delle relative concessioni; 
  4. Spese relative all’acquisto di macchinari, attrezzature e realizzazione impianti;
  5. Spese per l’acquisto di beni pluriennali;
  6. Spese per l’acquisto di terreni, in misura non superiore al 10% dell’investimento da realizzare;
  7. Spese per i servizi di progettazione, la cui somma, unitamente alle spese per la redazione dello studio di fattibilità, non può superare il 12% dell’investimento da realizzare;
  8. Spese per la formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’azienda beneficiaria, funzionali e commisurati alla realizzazione del progetto.

✧ Entità e forma dell’agevolazione

Le agevolazioni consistono in un mix tra mutui a tasso zero, per un importo non superiore al 60% delle spese ammissibili, e un contributo a fondo perduto, per un importo non superiore al 35% delle spese ammissibili.

“Più Impresa” presenta un limite massimo di intervento di ISMEA più elevato rispetto a “Donne in Campo”: 1,5 milioni di euro per singolo progetto contro i precedenti 300.000 euro.

✧ Termini e scadenze

Sarà un Decreto interministeriale ad adeguare i criteri e le modalità di accesso agli interventi agevolativi alle novità disposte dalla legge di Bilancio 2022.


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