LEGGE DI BILANCIO 2023: le nuove agevolazioni

Sono numerose le misure agevolative contenute nella Legge di Bilancio 2023. Tra le principali novità spiccano il rifinanziamento della Nuova Sabatini, i nuovi crediti d’imposta energia e gas e lo slittamento del termine per la conclusione degli investimenti in beni materiali 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2022.


Crediti d’imposta energia e gas

La Legge di Bilancio 2023 conferma ed estende, per il primo trimestre 2023, potenziandoli, i crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas. Nello specifico,

  • Per le imprese energivore il credito è concesso nella misura del 45% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2023, nonché della spesa per l’energia elettrica prodotta e autoconsumata.
  • Per le imprese gasivore il credito è concesso in misura pari al 45% della spesa sostenuta per l’acquisto di gas, consumato nel primo trimestre solare del 2023, per usi diversi da quelli termoelettrici.
  • Per le imprese non energivore (dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, il credito è concesso in misura pari al 35% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel primo trimestre dell’anno 2023.
  • Per le imprese non gasivore il credito è concesso nella misura del 45% della spesa sostenuta per l’acquisto di gas, consumato nel primo trimestre solare del 2023, per usi diversi da quelli termoelettrici.

Tutti i suddetti crediti sono utilizzabili esclusivamente in compensazione entro il 31/12/2023, sono cumulabili con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, e sono cedibili – solo per intero – dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti (i quali hanno facoltà di compiere due ulteriori cessioni, purché siano ad operatori “qualificati” come banche, intermediari finanziari o imprese di assicurazione).

Si ricorda che, in base a quanto disposto dal Decreto Aiuti quater, entro il 16 marzo 2023 i beneficiari dei crediti d’imposta (anche relativi al terzo trimestre 2022 e al periodo ottobre-novembre 2022) dovranno – a pena di decadenza dal diritto alla fruizione del credito non ancora fruito – inviare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione sull’importo del credito maturato nell’esercizio 2022. Contenuto e modalità di presentazione saranno definiti con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Si rammenta, inoltre, che entro il 31/12 p.v. dovranno essere compensati il credito d’imposta energia ed il credito d’imposta gas naturale eventualmente maturati nel secondo trimestre 2022.

Credito d’imposta per carburanti agricoli e per la pesca

Confermato il credito d’imposta a favore delle imprese agricole, agromeccaniche e della pesca per l’acquisto di carburanti anche per il primo trimestre 2023. Il credito è riconosciuto nella misura del 20% della spesa sostenuta nel primo trimestre solare dell’anno 2023 per l’acquisto di gasolio e benzina necessari per la trazione dei mezzi utilizzati per l’esercizio delle attività, e per le sole imprese esercenti attività agricola e della pesca, per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali. Il credito potrà essere utilizzato in compensazione entro la data del 31 dicembre 2023 o, in alternativa, ceduto a terzi.

Il credito è utilizzabile in compensazione tramite modello F24 entro il 31 dicembre 2023 ed è cedibile, solo per intero, ad altri soggetti senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni se effettuate a favore di operatori qualificati.

Fondo di garanzia PMI

Confermata fino al 31 dicembre 2023:

  • La disciplina transitoria del Fondo prevista dall’art. 1, comma 55, della Legge di Bilancio 2022, che si caratterizza per: importo massimo garantito per singola impresa beneficiaria di 5 milioni di euro; ammissione delle imprese beneficiarie rientranti nella “fascia 5” del modello di valutazione del fondo; copertura più alta per i prestiti destinati a investimenti e a supporto della liquidità per le imprese a maggiore rischio.
  • Le misure sul Temporary Crisis Framework istituite dall’art. 16 del Decreto Aiuti. La garanzia sarà rilasciata su operazioni finanziarie della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 15% dell’importo medio dei ricavi delle vendite e delle prestazioni degli ultimi 3 esercizi conclusi o, alternativamente, al 50% dei costi sostenuti per l’energia nel 12 mesi precedenti alla sottoscrizione della richiesta di agevolazione.

Bonus quotazione PMI

Esteso ai costi sostenuti fino al 31 dicembre 2023 il credito d’imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle piccole e medie imprese (PMI).
Dal 1° gennaio 2023, l’importo massimo del bonus fruibile è aumentato da 200.000 a 500.000 euro.

Nuova Sabatini

La Legge di Bilancio 2023 dispone il rifinanziamento, con 30 milioni di euro per il 2023 e 40 milioni di euro per ogni anno da 2024 al 2026, della Nuova Sabatini.
Si stabilisce inoltre che, per quelle iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023, il termine di 12 mesi per l’ultimazione degli investimenti è prorogato di 6 mesi.

Bonus investimenti in beni materiali 4.0

Differito dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023 il termine ultimo per l’effettuazione degli investimenti in beni materiali 4.0 (così come indicati all’allegato A della l.n. 232/2016), prenotati entro il 31 dicembre 2022 per beneficiare delle più favorevoli aliquote del suddetto bonus, previste per il 2022 nelle misure del:

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Novità sul Superbonus

Il decreto interviene sulla disciplina del Superbonus, prevedendo in particolare la riduzione dell’aliquota agevolativa dal 110% al 90% per le spese sostenute nel 2023:

  • Dai condomini;
  • Dalle persone fisiche – al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arti e professioni – su edifici composti al massimo da 2 a 4 unità immobiliari, anche posseduti da un unico proprietario o da più persone fisiche;
  • Dalle ONLUS, dalle Associazioni di Promozione Sociale e dalle Organizzazioni di Volontariato.

Il Superbonus continua a spettare nella misura del 110%:

  • Ai condomini, se l’assemblea ha deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la CILAS (o richiesta del titolo abilitativo) è stata presentata entro il 31 dicembre 2022.
  • Per gli edifici fino a 4 unità immobiliari, le ONLUS, le APS e le ODV se la CILAS è stata presentata entro il 25 novembre 2022 e il titolo abilitativo relativo ad intervento di demolizione e ricostruzione è stato richiesto entro il 31 dicembre 2022.

Per gli interventi su edifici unifamiliari e unità indipendenti site in edifici plurifamiliari da parte di persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, il Superbonus è confermato al 110% anche per le spese sostenute fino al 31 marzo 2023, a condizione che al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

Le spese sostenute nel 2023 per lavori avviati dal 2023 sono invece ammesse al Superbonus nella misura del 90% esclusivamente al verificarsi delle seguenti 3 condizioni:

  1. Il contribuente è proprietario dell’immobile ovvero titolare di un diritto reale di godimento sullo stesso;
  2. L’unità è adibita ad abitazione principale;
  3. Il contribuente non supera nell’anno precedente a quello di sostenimento della spesa, una soglia di reddito di riferimento fissata a 15.000 euro, calcolata secondo le modalità indicate al decreto.

Il Superbonus resta al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025 dai soggetti che svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari e i cui membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscano alcun compenso o indennità di carica, per interventi su immobili in proprietà, nuda proprietà, usufrutto o comodato d’uso gratuito.

Credito d’imposta per l’acquisto di materiali riciclati

La Legge di Bilancio introduce inoltre un credito d’imposta del 36% per le spese sostenute (e documentate) dalle imprese, per ciascuno degli anni 2023 e 2024, per l’acquisto di:

  • Prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica;
  • Imballaggi biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002 o derivati dalla raccolta differenziata della carta, dell’alluminio e del vetro.

Il credito è riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 20.000,00 per ciascun beneficiario, e sarà utilizzabile in compensazione a decorrere dal 1° gennaio del periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati effettuati gli acquisti dei suddetti prodotti agevolabili.


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