Il bando I3-2023-INV1, che scadrà il prossimo 17 ottobre, offre supporto finanziario e di consulenza per progetti di innovazione interregionale in aree della smart specialization. L’invito a presentare proposte è articolato in tre priorità: transizione digitale, transizione verde e smart manufacturing. Il bando intende generare valore aggiunto transfrontaliero, sostenendo investimenti, sviluppando innovazione, facilitando i test finali (si parte da un TRL 6) e accelerando l’ingresso nel mercato di riferimento.
Inquadramento dell’agevolazione
Il Bando I3-2023-INV1 si inserisce in un ecosistema di supporto all’innovazione lanciato dalla Commissione Europea. Si tratta nello specifico di tre strumenti tra loro complementari:
- L’iniziativa “European Innovation Ecosystems”;
- Il programma “Horizon Europe”;
- Lo strumento “Interregional Innovation Investment” del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
La Commissione Europea intende rafforzare i cosiddetti “Ecosistemi di Innovazione Europei” contribuendo alla creazione e al consolidamento delle valli regionali dell’innovazione interconnesse in tutta l’Unione Europea, chiamando la presentazione di progetti con budget atteso tra i 2 milioni e i 10 milioni di euro ciascuno, della durata tra 18 e 36 mesi, con un finanziamento del 100% per le voci di sostegno finanziario a terzi e un cofinanziamento europeo del 70% per tutte le altre categorie di costi.
I progetti presentabili devono riguardare una sola delle tre tematiche prioritarie della Nuova Agenda Europea dell’Innovazione, presentate di seguito:
- Transizione digitale
- Innovazione dell’economia digitale;
- Trasformazione digitale della pubblica amministrazione;
- Digitalizzazione della sanità.
- Transizione verde
- Decarbonizzazione;
- Miglioramento della qualità dell’aria e della salute;
- Città Smart;
- soluzioni di trasporto e/o combustibili alternativi;
- …
- Produzione intelligente
- Progetti più efficienti e sostenibili nell’industria;
- collegamento o utilizzo di test e dimostrazioni;
- uso delle risorse naturali e riutilizzo dei materiali;
- Modelli di circolarità;
- …
Soggetti e progetti ammissibili
Può presentare progetti – in qualità di coordinatore – qualsiasi ente pubblico o privato europeo o dei Paesi ammessi al programma, in veste di:
- Organizzazione senza scopo di lucro, che comprende enti di ricerca e intermediari dell’innovazione (organizzazione di cluster, agenzia per l’innovazione…);
- Organizzazione di uno Stato Membro che opera in regime di gestione indiretta (entità operante come organismo di diritto pubblico o come organismo di diritto privato con incarico di pubblico servizio e dotato di adeguate risorse e garanzie finanziarie dello stato membro);
- Autorità pubblica.
Le PMI sono invitate a partecipare in qualità di terze parti. Le PMI con esigenze di investimento particolarmente elevate, tuttavia, possono partecipare come partner del consorzio.
I richiedenti possono includere all’interno della loro proposta il sostegno finanziario a terzi in forma di “finanziamento a cascata”. Il meccanismo di sostegno finanziario a terzi (FSTP – Financial Support for Third Parties) consente di selezionare le PMI in fase di implementazione, al fine di contribuire al progetto di investimento svolgendo compiti necessari e mancanti (es.: completamento della catena del valore, creazione di una base per testare e ottimizzare prodotti e processi di produzione, esplorazione di nuove tecnologie di lavorazione…).
I costi per il sostegno finanziario a terzi non possono superare il 30% del totale dei costi ammissibili.
Le proposte devono essere presentate da un consorzio che rispetti le seguenti condizioni:
- Almeno 5 persone giuridiche indipendenti, stabilite in 5 diverse regioni da almeno 3 paesi ammissibili;
- Almeno 2 soggetti giuridici devono provenire da regioni meno sviluppate.
La sovvenzione sarà a costi effettivi misti, basata sul budget (costi effettivi, con costi unitari ed elementi forfettari). La sovvenzione rimborserà quindi solo i costi ammissibili ed effettivamente sostenuti per il progetto (non i costi preventivati).
I progetti dovranno contribuire in modo esplicito a 7 macrocategorie di Indicatori Chiave di Prestazione (KPIs):
- Localizzazione, dimensione interregionale
- Tipologia di partecipanti al progetto
- Innovazione (es.: tipo di innovazione, predisposizione al mercato, predisposizione tecnologica)
- Benefici socio-economici (es.: numero di imprese coinvolte nella catena del valore)
- Investimenti
- Dimensione dei diritti di proprietà intellettuale
- Genere (es.: numero di aziende coinvolte a leadership femminile)
I progetti vengono valutati attraverso una procedura in due fasi:
- Prima fase: preselezione sulla base di due criteri di aggiudicazione, ovvero:
- Pertinenza rispetto agli obiettivi del bando
- Qualità del team di progetto e degli accordi di collaborazione
- Seconda fase: le proposte di successo sono valutate rispetto a:
- Rilevanza rispetto agli obiettivi del bando
- Qualità della progettazione e dell’attuazione del progetto
- Efficacia dei costi
- Impatto
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