MINISTERO DELLA CULTURA: Transizione Digitale degli Organismi Culturali e Creativi

Il 20 ottobre 2022 la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ha lanciato l'”avviso pubblico”, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi destinati al PNRR, per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore di micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni for profit e non profit, operanti nei settori culturali e creativi per favorire l’innovazione e la transizione digitale


Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di finanziamento le micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli enti del terzo settore iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS” che risultino costituiti alla data del 31/12/2020.

I requisiti richiesti per i soggetti beneficiari sono i seguenti, e devono valere alla data di presentazione della domanda:

  • Essere iscritti, dove previsto, nel Registro delle Imprese tenuto presso la CCIAA territorialmente competente;
  • Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposto a procedure quali fallimento o concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria, amministrazione controllata o straordinaria;
  • Essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
  • Essere in una situazione di regolarità contributiva;
  • Avere titolo a ricevere aiuti de minimis secondo quanto disposto dal regolamento UE 1407/2013 della Commissione;
  • Avere restituito le agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla pubblica amministrazione un ordine di recupero;
  • Non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.

Le associazioni non riconosciute devono essere in possesso di un codice fiscale attribuito entro il 31/12/2020.
Le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit nonché gli Enti del Terzo Settore devono essere iscritti o in corso di iscrizione al Registro Nazionale Unico del Terzo Settore o ai registri equivalenti.
I soggetti possono partecipare con progetti a rete.

Attività ammissibili

Ai fini dell’ammissibilità i progetti proposti possono avere un valore massimo di euro 100.000,00 al netto di IVA, e dovranno essere avviati successivamente alla presentazione della domanda. Per ciascun progetto ammesso la durata massima prevista è di diciotto mesi.
Ciascun soggetto di cui al precedente paragrafo può presentare una sola domanda correlata ad un solo progetto.

Gli interventi devono essere finalizzati a:

  1. La creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online capaci di interagire molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative;
  2. La circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento di categorie deboli) e verso l’estero (ad es.: sviluppo e ideazione di formati per lo streaming, dal vivo e non);
  3. La realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software…) volte a garantire un beneficio in termini di impatto economico, culturale e/o sociale, salvaguardando adeguatamente la tutela della proprietà intellettuale;
  4. la digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione attraverso la coproduzione, cooperazione transfrontaliera e circolazione internazionale, soprattutto nell’Unione Europea;
  5. L’incremento all’utilizzo del crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based.

Gli ambiti di attività dei soggetti realizzatori sono i seguenti:

  1. Musica;
  2. Audiovisivo e radio (inclusi film, cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
  3. Moda;
  4. Architettura e Design;
  5. Arti visive (inclusa fotografia);
  6. Spettacolo dal vivo e Festival;
  7. Patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei);
  8. Artigianato artistico;
  9. Editoria, libri e letteratura;
  10. Area interdisciplinare (relativo a soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

I Programmi di investimento devono essere conformi al principio di “non arrecare un danno significativo all’ambiente” (DNSH).

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute dai soggetti beneficiari concernenti le seguenti voci di investimento:

  • Impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;
  • Servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare;
  • Opere murarie fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile (investimento e capitale circolante) per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle unità locali dei soggetti realizzatori.

Affinché siano ammessi, i suddetti interventi e le spese devono riguardare beni nuovi di fabbrica e non rappresentare mera sostituzione di impianti. Non sono ammesse acquisizioni con “contratti chiavi in mano”, contratti di leasing, e commesse interne.

Sono altresì ammissibili le seguenti spese di capitale circolante, entro il limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile, purché siano strettamente funzionali al progetto finanziato:

  • Materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;
  • Utenze relative all’unità locale;
  • Canoni di locazione relativi all’unità locale;
  • Prestazioni di servizi (non rientranti direttamente nella voce “servizi specialistici”;
  • Nuovo personale assunto per il progetto finanziato.

Entità e forma dell’agevolazione

L’agevolazione è concessa esclusivamente in forma di contributo a fondo perduto, nella misura massima dell’80% del progetto di spesa ammissibile, e comunque per un importo massimo di euro 75.000,00.
I soggetti beneficiari dovranno comunque garantire la copertura finanziaria residua del progetto apportando un contributo attraverso risorse proprie, per un importa pari alla quota parte della spesa ammissibile non coperta da contributo (più IVA).

Il contributo è concesso sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria.

Termini e scadenze

Le domande dovranno essere presentate per via telematica a partire dal giorno 3 novembre 2022 alle ore 12:00 e sino alle ore 18:00 del 1 febbraio 2023.


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